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Scuola e moda

Il Giornale di Vicenza
giovedì 20 dicembre 2007 cronaca pag. 24
Un corso per dieci giovani.
Così gli studenti imparano l’arte e si fanno stilisti
di Anna Madron

Creare il modello, tagliare, imbastire, provare l'abito addosso al cliente. È il lavoro dei sarti, frutto di passione ed esperienza, doti preziose da trasmettere alle giovani promesse nel campo del taglia e cuci.

Anche per questo alla Scuola d'arte e mestieri si è pensato di attivare un corso - prenderà il via nei primi mesi del 2008 - rivolto ai modellisti, figure di primo piano negli atelier sartoriali, ma anche nelle grandi industrie alla ricerca di personale qualificato, capace non solo di concepire un capo di abbigliamento, ma anche di confezionarlo seguendone tutti i passaggi.
Un'arte a cui si accosteranno dieci giovani (il corso è a numero chiuso) attraverso 600 ore di lezione, metà in aula e le restanti nelle nove sartorie partner dell'iniziativa: La Sartoria di Caterina Bucco (Marostica), La Nicchia Atelier di Mariangela Pacchin (Noventa), Addis Lorenzoni (Lanzè), Adriana Muzzolon (Lonigo), Usira Mode di Gabriella Pezzin (Sandrigo), Atelier Carla Storti (Lonigo) e, per quanto riguarda Vicenza, le tre sartorie di Mariarosa Manca, Scilla Tabarin e Paola Girardi, quest'ultima referente per la categoria a livello provinciale.
In tutti questi "laboratori" verranno dunque rivelati i segreti del mestiere a studenti e studentesse già diplomati, usciti da quelle scuole che offrono un indirizzo legato alla moda, come il Montagna, l'Ipsia Scotton di Breganze, gli Ipsia Garbin di Schio e Sartori di Lonigo.
Istituti, questi, che hanno collaborato alla realizzazione del progetto presentato ieri nella sede della Scuola d'arte, sostenuto anche dalla Provincia oltre che da Unicredit Banca che concederà un prestito ad honorem a tutti i partecipanti, rimborsabile entro un periodo massimo di 17 anni, come spiega Pietro Romani, sottolineando la sensibilità del gruppo «nei confronti del valore sociale dell'impresa e di valori mai tramontati, come il lavoro, l'impegno, la fatica, garanzia di un futuro per i giovani disposti a mettersi in gioco».
«Ci sentiamo responsabili della formazione di tanti ragazzi», precisa il presidente della Scuola d'Arte e mestieri, Augusto Peruz. Lo sottolinea anche Nereo Galvanin, assessore provinciale all'edilizia scolastica e patrimonio, proponendo come degna conclusione del corso di modellista, una sfilata di abiti al teatro Olimpico, “la cornice più sontuosa - aggiunge Galvanin - dove 100 anni fa la Scuola d'arte e mestieri consegnava i diplomi agli alunni che avevano concluso gli studi».

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